COSMODROME. Cronostoria del conflitto della Grande Fuga (1914/1919)

Il momento di massima espansione della Fratellanza, avvenuto intorno al 1900, con l'annessione del turbolento quadrante di Eea, vedeva lo spazio conosciuto (l'Oceano Nero) come una immensa isola sulla quale il potere era esercitato da una ristretta cerchia di persone, dette Cavalieri del Cosmodrome. I suddetti cavalieri, rappresentanti di antiche famiglie guerriere della vecchia Gea, dovevano obbedienza cieca ed assoluta al Signore della Guerra, scelto fra di essi tramite un torneo dagli esiti spesso sanguinosi e che rimaneva in carica per dieci anni standard. Fu sotto il dominio di Helmer Shaggenwolfe, detto il Lupo, che avvenne la conquista di Eea e del suo sistema, al termine di una azione veloce e micidiale compiuta dalla Kriegsmarine che ridusse all'impotenza le difese orbitali del pianeta ed entrò trionfalmente nella capitale Eealand praticamente senza colpo ferire. Artefice di questa brillante operazione fu la leggendaria Livien Stolen, stratega di indubbio valore militare e formidabile pilota di caccia.
La resa incondizionata delle forze di Eea, fu però l'ultima operazione della Fratellanza ad avere un successo pieno e convincente: la spinta espansionistica del dominio di Helmer si inaridì in schermaglie di poco conto ai confini dell'Oceano Nero, e le difficoltà dell'amministrare uno spazio cosìì immenso, portarono ad un progressivo diffondersi di un generale malcontento fra gli stessi cavalieri, che più di una volta andarono vicini ad un vero e proprio colpo di stato. Deceduto Helmer (1823-1905), il potere fu raccolto da Hyukio Zalo, che tentò inutilmente di espandere ulteriormente la Fratellanza ai danni del sistema minerario di La, rimediando una umiliante sconfitta (1907).
L'inattesa battuta d'arresto ebbe conseguenze disastrose per il Sistema, che incominciò a sgretolarsi inesorabilmente: le prime conseguenze, furono le dichiarazioni d'indipendenza di Eea, che mai aveva accettato del tutto la perdita della propria autonomia, di Kobe e di Lhoti, pianeti di nuova colonizzazione umana dediti alla produzione di medicinali. Hyukio Zalo, con una mossa tanto intempestiva quanto brutale, per ridurre alla ragione i pianeti ribelli ordinò la repressione di Lhoti, che subì una lezione durissima: i nove milioni di abitanti furono deportati ai confini di La, e abbandonati su un pianeta dalle scarsissime risorse, Thalo IV, dove anche a causa della malnutrizione si ammalarono in massa di un misterioso virus del quale non si conosceva nulla. Ancora adesso non si è trovata una spiegazione convincente al fenomeno che decimò la popolazione esiliata su Thalo IV, anche se non si può escludere che qualcuno dei tecnici farmaceutici di Lhoti, abbia portato incautamente con sè in esilio una coltura virale e che poi a causa della scarsa tecnologia locale, gli sia tragicamente sfuggita. L'epidemia, una vera e propria apocalisse, si propagò velocemente nei sistemi vicini, a causa di una deficitaria opera di quarantena, che permise la fuoriuscita di numerosi soggetti infetti, che con l'aiuto dei pirati di La raggiunsero gli spazioporti meno controllati in una disperata ricerca di una cura. Ebbe cosÏ inizio la Grande Fuga (1914), che divise lo stesso Consiglio del Cosmodrome, che si trovò così per la prima volta di fronte alla tragica prospettiva di una lotta intestina. Diciotto dei cavalieri si schierarono con il Signore della Guerra, mentre i restanti undici si contrapposero appoggiando Eea e il suo sistema.
La spregiudicata condotta di Hyukio Zalo, unita alla conseguenza più imprevedibile e tragica dell'epidemia, portò così ad uno dei più violenti conflitti della storia dell'umanità, le conseguenze del quale si possono riscontrare tutt'oggi in gran parte dei sistemi abitati. Fra gli undici ribelli, emerse ben presto la indiscutibile personalitý di Ziro Haalbock, già da molti indicato come il probabile successore di Helmer, che prese il comando del quadrante di Eea, il fulcro della resistenza al potere centrale. La perdita di un tale personaggio fu per la Fratellanza un colpo durissimo, che non fu più riassorbito del tutto, neanche a ostilità terminate. La presenza costante in prima linea a bordo del suo Beckem&Beckem Blunderbuss fra gli asteroidi orbitali del pianeta ne fece un mito invulnerabile, un vero eroe romantico per le popolazioni di Eea stremate dalla pestilenza e dalla carestia da embargo.
La realtà era naturalmente ben diversa: ciò che rendeva imbattibile l'eroe ribelle, oltre alla sua personale abilità acquisita in decine di tornei sportivi proprio a bordo di XB49, era tutta nell'eccezionalità del mezzo di cui disponeva. A questo proposito è bene ricordare che l' XB49 era tutt'altro che un'arma segreta e che in tutta la Fratellanza la sua presenza in campo seppure sportivo non era certo trascurabile. Ciò che ne impedì il suo impiego anche da parte delle forze di Zalo è ancora oggi motivo di discussione da parte degli storici. Verso la fine del 1916, l'ago della bilancia incominciò a spostarsi sempre più decisamente dalla parte delle preponderanti forze della Fratellanza, che portarono tutta la loro potenza distruttiva proprio sui pianeti meno difesi e vulnerabili come Kobe e Latha II, dove il sacrificio di gran parte dei piloti ribelli non impedì alla Kriegsmarine di vendicare il disastroso primo anno di guerra. In particolare a Lehari (23 ottobre1916), su Lhata II, gli Norbeerstadt CL II del Sonderkommando Stolen, distrussero il novanta per cento dei loro obiettivi senza subire perdite. Si sarebbe andati incontro all'annientamento totale dell'intero quadrante di Eea, se il 12 maggio 1919, in un misterioso incidente aereo non avesse perso la vita uno dei principali protagonisti della contesa, lo stesso Hyukio Zalo. Sono in molti a credere all'ipotesi di un attentato, tesi che sarebbe avvalorata da alcune circostanze precedenti al decollo del collaudatissimo DO X 55 personale del monarca. L'improvvisa morte di Zalo portò ad un immediato cessate il fuoco ed all'armistizio del 9 giugno 1919, firmato da Hami Boren, successore designato di Haalbock e dal colonnello Livien Stolen nella foresta pietrificata di Eea. I termini del documento, che scontentò un pò tutti, sono gli stessi che ancora oggi costituiscono il più duro ostacolo ad una radicale e definitiva pacificazione fra i contendenti.


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